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La fase 2 per Gaza?

  • Writer: Koinè Journal
    Koinè Journal
  • 2 days ago
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di Francesca Grendene.


La Casa Bianca ha come obiettivo quello di annunciare la transizione alla seconda fase del piano di pace per Gaza, vale a dire l'istituzione di una forma di amministrazione e di un meccanismo di sicurezza nella regione in sostituzione ad Hamas, entro due settimane, secondo alcune fonti israeliane. Sarà Donald Trump ad annunciare l'elenco dei Paesi e le personalità coinvolte nel meccanismo nei prossimi giorni.


Sono ancora in corso le trattative dei mediatori Qatar, Egitto e Turchia con Hamas che continua a opporsi alla cessione del potere a entità straniere, sul disarmo e l'abbandono del potere del movimento. Nel frattempo, i raid israeliani non si fermano nella Striscia: a Khan Yunis, ad esempio, nei giorni scorsi sono state uccise da un drone 6 persone, tra cui 2 bambini, con Netanyahu punta il dito contro contro Hamas accusandolo di violare il cessate il fuoco e di attaccare le forze armate israeliane.

Nel pomeriggio di mercoledì 3 dicembre, è stata consegnata all'Idf nella Striscia di Gaza una bara che contiene i resti di uno degli ultimi due ostaggi che ancora si trovano nell'enclave palestinese. Lo riferisce il Times of Israel, precisando che la Croce Rossa ha fatto da tramite tra l'esercito israeliano da una parte e Hamas e la Jihad Islamica dall'altra. Hamas aveva annunciato di aver ritrovato il corpo durante lo sgombero delle macerie in un'area nella parte settentrionale della Striscia, per l'Idf è il cittadino thailandese Sudthisak Rinthalak.


Mentre, per quanto riguarda il territorio della Cisgiordania tornerebbe in vigore il progetto di insediamento “E1” che prevede la costruzione di circa 3.400 unità abitative tra Gerusalemme e l'insediamento di Ma'ale Adumim in Cisgiordania, che era stato proposto nel 2012, ma congelato a causa delle forti pressioni sul governo israeliano dalla Comunità Internazionale. Tuttavia, lo scorso giovedì 4 dicembre si è ricevuta l'approvazione definitiva dall'Alta Commissione di Pianificazione dell'Amministrazione Civile, un dipartimento del Ministero della Difesa. L'obiettivo di Israele è quello di impedire di fatto che si crei una vasta area metropolitana tra Ramallah e Betlemme, regione che diventerebbe il cuore pulsante di un futuro Stato della Palestina. L'area invece si popolerebbe di decine di migliaia di coloni che andrebbero a unirsi ai circa 40mila abitanti che già risiedono nell'insediamento di Ma'ale Adumim. Chiaro l'interesse strategico di Israele, che sottolinea il fine dell'operazione: impedire definitivamente che nasca uno Stato della Palestina, affossando così la proposta principe della comunità internazionale che è quella della “soluzione dei due Stati”, della convivenza futura fra Israele e Palestina.

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