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  • Writer's pictureKoinè Journal

Se ci sei batti un colpo! La sinistra esiste ancora?

Updated: May 17, 2022


di Luca Simone.


Il 21 ottobre 1944, Concetto Pettinato pubblicava sulla Stampa di Torino l’articolo che lo rese celebre, indirizzato all’ormai decadente Duce, intitolato “Se ci sei batti un colpo!”. Nell’articolo il giornalista siciliano si chiedeva dove fosse finito il vecchio leader che aveva guidato l’Italia, ormai sconfitta e ostaggio dei tedeschi, invitandolo a reagire in qualche modo. Ora, senza mescolare il sacro col profano, Enrico Letta non è il Duce ed io per fortuna non sono Concetto Pettinato. Il mio invito però rimane, Enrico, o meglio, PD, o meglio, Sinistra di questo paese, se ci siete, battete un colpo!


La piega che la sinistra italiana a trazione Piddinociellina ha preso negli ultimi anni è avvilente per un uomo di sinistra quale io sono, ma gli ultimi tragici eventi in Ucraina hanno dimostrato, semmai ce ne fosse ancora bisogno, la pochezza ideologica che ormai pervade un partito più vicino a quello liberale che a quello comunista, di cui sarebbe l’erede. Ops, ho detto comunista, parola ormai vietata dalle parti del Nazareno, e onestamente, parlando da storico, non ho capito bene perché. Il PD sulla carta, è erede di quel PCI che ha contribuito non solo a creare la democrazia in Italia tramite la lotta partigiana, ma ne ha firmato la Costituzione, ed è stato uno dei più grandi protagonisti del Novecento politico italiano. Quindi, per fare un rapido recap e non perderci in chiacchiere, cosa ha a che fare questo con l’attuale crisi in Ucraina? Beh ci sarebbe un piccolissimo, lieve problema: la Sinistra, storicamente ed ideologicamente è il riferimento del pacifismo. I partiti della sinistra democratica, da che mondo è mondo, ripudiano la guerra almeno ideologicamente. Quindi ora mi chiedo, Enrico, che sei fin troppo sereno, come mai hai indossato l’elmetto senza fiatare, e hai sguinzagliato le anime pie del tuo partito ad attaccare qualsiasi cosa abbia anche solo l’olezzo di pacifista? Come mai non ho sentito una e una sola dichiarazione provenire dal PD, che ricordo essere il partito guida della sinistra italiana, (si lo so, ho i brividi anche io, scusate per l’immagine) che provasse anche solo ad intavolare una discussione diversa dal banale: “Gli USA comandano, noi eseguiamo, il cittadino paga, l’ucraino muore”? Per questo io considero la crisi ucraina, la pietra forse tombale sulle residue speranze che riponevo nella sinistra di questo paese, o almeno nel suo partito di riferimento, di dire qualcosa effettivamente di sinistra. Di fare poi, non ne parliamo. Perché la patrimoniale non la diciamo, il reddito di cittadinanza se possibile lo critichiamo, la legge sul conflitto di interessi avrebbe potuto incrinare il Patto del Nazareno, le armi le compriamo, l’eutanasia poi vediamo, dell’aborto tanto se ne occupano i Radicali, la transizione ecologica sembra desaparecida dal programma, beh devo continuare? Queste sono alcune delle posizioni prese, o meglio, non prese dal PD in questi anni, e si tratta di temi fondativi dell’ideologia progressista. La situazione appare nera.


Ora, senza fare di tutta l’erba un fascio, perché non è nel mio stile, e sarebbe deontologicamente inammissibile, la domanda che mi pongo è: il trend si può invertire? Il PD può tornare ad essere un partito di Sinistra? E soprattutto, può farlo sotto Enrico Letta? Io onestamente non lo so, e forse non voglio rispondere. Conosco personalmente ragazzi e ragazze che lavorano nelle giovanili, portano avanti battaglie di principio, battaglie di diritto, battaglie di sinistra, con cui ho il piacere e l’onore di collaborare, e continuerò a farlo. Ma a che pro se nelle alte sfere si schifano o evitano le piazze che parlano di temi etici scomodi, o quelle che parlano di pacifismo, tacciate di idealismo e illusione? So perfettamente che il pacifismo globale è un pio sognare, sono uno storico, e pertanto so che questo maledetto mondo non ha mai vissuto un giorno di pace dalla notte dei tempi. So che la politica è concretezza, ed è fatta di scelte spiacevoli, ma a me sembra che nell’ultimo decennio siano state fatte solo scelte spiacevoli in virtù di un governismo esasperato. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti, il PD non è più considerato dai giovani, linfa vitale della Sinistra, un partito a cui affidarsi. Piuttosto non votano. Ma la sinistra non è forse utopia? Non è forse lotta contro tutto e tutti? A me piace intendere l’utopia come la intendeva la grandiosa penna di Eduardo Galeano, straordinario cantore dell’anima Latinoamericana, che rispondendo alla domanda “a cosa serve l’utopia?” ha consegnato al mondo un motivo per riflettere: «Lei è all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allontana di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’utopia? Serve proprio a questo: a camminare».


Sarebbe ora per tutti di iniziare a camminare.




Image Copyright: Il Giornale

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