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  • Writer's pictureKoinè Journal

Il PNRR è in ottime mani


di Luca Simone.


Sì, siamo decisamente in ottime mani. È notizia di ieri, per bocca dello stesso Raffaele Fitto, che l’Italia non è minimamente in grado di gestire la fiumana di miliardi del PNRR, tanto che solo una misera parte dei fondi già stanziati è stata spesa. Il napoleonico ministro Salvini (aggettivo decretato non certo dalla sua statura politica, ma dalla sindrome che evidentemente lo affligge, in politica si intende) ha dunque decretato un nuovo codice che porta il suo nome. In questo codice viene enunciata la ricetta a questo immane problema di gestione, ovvero la totale deregolamentazione che potrebbe portare ben il 98% degli appalti ad essere assegnato senza gara.

Dopo il Codice Napoleonico, finalmente anche il Capitano della Lega che affonda, ha le sue tavole della legge. In tutto questo fenomenale scenario la Meloni impersona Maverick davanti ad una folla urlante di bambini, che evidentemente sono molto fan della saga di Top Gun. Altrimenti stanno applaudendo una leader che non ha varato una sola misura per il loro futuro. Che teneri i balilla.

Ma andiamo con ordine.


Partiamo dal PNRR. Fitto, Ministro per gli affari europei, politiche di coesione e PNRR, ha annunciato laconicamente che l’Italia è stata in grado di investire solo 10 dei 191,4 miliardi della Recovery and Resilience Facility (6%) e appena 79 dei 343 milioni preventivati per la “missione Salute”. Un fallimento totale su tutti i fronti che ovviamente non può essere scaricato tutto sulle spalle del governo Meloni, nato da soli sei mesi. I problemi di gestione, soprattutto al Sud, sono strutturali, per mancanza di personale qualificato e non, dovuto all’ormai decennale blocco delle assunzioni, che ha creato una voragine mai colmata. Se a questo si aggiunge il fisiologico invecchiamento del personale, che non viene rinnovato né tantomeno aggiornato, capiamo bene di essere sull’orlo del disastro.


Governo Meloni scagionato? Per niente. La favoletta del troppo poco tempo avuto a disposizione per cambiare le cose si ferma a queste evidenze, perché è qui che entra in gioco Salvini. Il leader del Carroccio si è infatti intestato il sopracitato nuovo “Codice” che regola l’assegnazione degli appalti, anche quelli collegati al PNRR. Ecco, “regola” è una parola grossa, visto che si limita a deregolamentare in maniera quasi totale le procedure di assegnazione, scarnificando il sistema dei controlli. E si sa, in un paese di incorruttibili come l’Italia, un provvedimento del genere può fare solo bene. Il risultato è la creazione di una giungla di cui possono approfittare tutti quegli imprenditori disonesti, evasori e ladri che da decenni causano danni enormi allo sviluppo del Paese. Proprio i soggetti a cui probabilmente Salvini intende rivolgersi per cercare di risalire nei sondaggi. Dico potrebbe perché voglio sperare non sia così. Voglio sperare che sia solo incompetenza. Non che la cosa sia meno grave…


Il risultato sarà una drammatica riduzione del già scarno gettito fiscale. Proprio quel gettito che permette il mantenimento di un welfare state dignitoso, che garantisce quantomeno una minima assistenza sanitaria e un minimo di politiche di assistenza sociale. Il problema sta dunque proprio qui. Cara Meloni e caro governo, avete protestato per mesi dicendo che non c’erano soldi per aumentare i provvedimenti contro il caro bollette, avete usato la stessa scusa per abolire il reddito di cittadinanza, e ora fate di tutto per avere meno soldi? Viene il dubbio che il piano preordinato di questo governo sia proprio quello di scardinare pezzo per pezzo quello Stato sociale (pur pieno di storture) che con tanta fatica era stato assemblato dal dopoguerra in poi. Nemmeno Berlusconi arrivò a tanto, la Meloni saprà fare meglio?


Aspettiamo una risposta al suo ritorno dalla gita in F-35 col suo copilota Crosetto, ormai in delirio di onnipotenza perché gli faranno probabilmente acquistare tanti giocattoli nuovi per sostituire quelli che stiamo mandando in Ucraina. Già, perché siamo arrivati a cedere non più il surplus, ma l’attrezzatura adibita alla difesa di quella “nazione” tanto cara a FDI. E prima o poi quei giocattoli andranno sostituiti, indovinate con quali soldi…


Quanto ancora durerà la favoletta del “non è colpa nostra ma di quelli prima” non ci è dato saperlo. Ma i mesi passano e i disastri si accumulano. Ormai alla gente interessa poco anche delle sparate delle varie Roccella ecc, che anzi, portano solo oppositori in piazza. Sono lontani i tempi della “manovra Donzelli”, anche da questo giornale lodata per acume politico. Con PD e 5S ancora a prendersi le misure, l'opposizione il governo se la sta facendo da solo, e sta facendo un gran bel lavoro.

Voli in alto cara Premier Meloni, e ci dica, come Gagarin, cosa vede da lassù.






Image Copyright: ANSA

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